Elogio funebre preventivo: Max Pezzali (1969 – 2052)

Inauguriamo una nuova sezione di (this) dedicata agli elogi funebri preventivi. Per correttezza vi comunichiamo che l’idea non è interamente nostra ma ispirata dalle lezioni della scuola popolare di scrittura emiliana tenuta da Paolo Nori presso la libreria Modo Infoshop. Per evitare eventuali accuse e/o ringraziamenti non dovuti, ci atterremo alle stime Onu sulla vita media della popolazione mondiale conferendo ai deceduti un’età approssimativa di 85 anni.

 

Max Pezzali (1967 – 2052)

 

Fratelli e sorelle, siamo qui riuniti in questo tempio alla periferia di Kinsgton, per celebrare la funzione in memoria del nostro fratello Haile Big Riddim Brother Pezz, prematuramente scomparso la scorsa settimana per insufficienza respiratoria dovuta alla scarsa qualità della sacra erba procuratagli dal giovane Billy, la cui pena per averci privato di tale guida spirituale verrà decisa nei prossimi giorni dal consiglio dei saggi.

Haile Big Riddim Pezz (1967-2052)

Brother Pezz è stato un compagno di viaggio fedele in tutti questi anni e una guida spirituale per tutti noi, capace di orientare le nostre giovani generazioni nel grande universo musicale per ricongiurgeci mentalmente ai nostri grandi padri fondatori.

Ora lui riposa nel regno di Haile Selassie e da li continuerà a guidarci e a seguirci nel nostro divenire.

Il fratello Brother Pezz si era avvicinato a noi solo in età avanzata, e proprio il suo arrivo nella nostra comunità con il coincidere del suo sessantesimo compleanno è stato occasione di festa per tutta la nostra chiesa. Egli decise di vivere tra noi e per noi.

La sua integrità morale e la sua professionalità nel campo musicale hanno permesso di ridare linfa vitale al nostro settore musicale, costretto ormai a basarsi sulle esibizioni dei pronipoti dei Wailers per mantenere in piedi l’industria discografica del nostro paese.

E anche se la coraggiosa scelta di Brother Pezz di abbandonare babylon per trasferirsi nella nostra terra non venne inizialmente accolta molto bene dai fratelli più ortodossi, noi oggi vogliamo rendere grazie alla sua memoria. Perché Brother Pezz decise di vivere tra noi e per noi.

Per questo il braccio che gli venne amputato in occasione della sua prima uscita pubblica in città da parte dei fratelli Winkies, verrà da oggi esposto come reliquia all’interno del suo storico studio di registrazione.

Ma nonostante questa piccola incomprensione, Brother Pezz decise di rimanere tra noi e conquistarci con la sua vena artistica. E non importa se non siamo riusciti a comprendere subito l’importanza e la spiritualità della sua arte. Brother Pezz seppe reagire bene al rogo pubblico di Nord Dub Ovest Est, il concept album con i remix dub dei suoi maggiori successi di babilonia in omaggio al nostro popolo, e decise lo stesso di vivere tra noi e per noi.

E anche se le sue prime tre esibizioni pubbliche andarono completamente deserte per le minacce di morte rivolte ai partecipanti dal movimento per la purificazione della razza, egli seppe accettarci e decise di rimanere a vivere tra noi e per noi.

Abbracciò con felicità i nostri riti e le nostre tradizioni, e nonostante la precarietà della sua dentatura, accolse con favore l’obbligo morale di consumare sedici grammi giornalieri di erba sacra, e questo fu un atto di grande rispetto nei nostri confronti. Non ebbe niente da obiettare quando lo obbligammo a consumarli tutti interamente in un’unica tirata dalla sacra pipa di vetro. E anche se i più giovani approfittarono di quell’occasione per denudarlo e derubarlo di tutti i vestiti e gli averi, egli seppe accettarci e rimanere a vivere tra noi e per noi.

Brother Pezz, giunto ormai alla soglia degli ottantadue anni venne definitivamente accettato dalla nostra comunità, e gli ultimi suoi tre anni di vita furono, come scrisse egli stesso nella sua canzone testamento la dura legge del dub, finalmente normali.

Quindi, fratelli e sorelle, preghiamo ora tutti insieme per l’anima di Hailie Big Riddim Brother Pezz, venuto a vivere tra noi e per noi dagli inferi di Babylon, capace di diventare capo carismatico e guida spirituale per le nostre giovani generazioni di musicisti.

Vi chiedo dunque, di intonare tutti insieme una delle sue più grandi ballate, scritta tra noi e per noi: Con un deca di dub.

Incensiamo degnamente la sua anima col sacro fumo benedetto.

 

elaborazione grafica dal futuro tramite UncleJeffe

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4 pensieri su “Elogio funebre preventivo: Max Pezzali (1969 – 2052)

    • Caro Alessio, ti assicuro che starei molto peggio se mi fotografassero ad un concerto con una fascetta in testa con la scritta “Gli anni Max”, per giunta senza alcun utilizzo di sostanze psicotrope.
      Detto questo, ti ringrazio per averci visitato e portato all’attenzione della tua comunità il futuro evolversi della vita del vostro guru così come ci è stato svelato dai nostri messaggeri del futuro, a presto per nuove news dall’aldilà.

      p.s.: per caso hai mica letto l’introduzione?

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