Sabato 21 maggio: Brinc@ Festival – Estragon

Se per caso nelle ultime due domeniche siete andati ad applaudire Tremonti Bossi e Bernardini che infamavano tutti quelli che pur vivendo a Bologna non sono dei purosangue felsinei da almeno sei generazioni, questo sabato è meglio se non passate al Parco Nord perché potreste essere colti da improvvisi attacchi di orticaria.

No, non tornano i tifosi del Napoli come qualche mese fa.

Per il terzo anno consecutivo a Bologna si svolge il Brinc@ Festival. Una sorta di Coachella itinerante della musica indipendente sarda.

Una di quelle rimpatriate da migliaia di persone che per una giornata squatteranno letteralmente il Parco Nord.

Brinca in lingua sarda vuol dire salta. E in effetti è quello che ogni gruppo sardo, dal più sfigato al più importante, deve fare per trovarsi una platea appena un po’ più ampia di quella delle feste di paese. Saltare il mare, il Tirreno.

E dato che in Sardegna il motto della Paolino Paperino Band, “comprati chitarra e amplificatore e mettiti anche tu a fare rumore” viene preso alla lettera da centinaia di persone, pare proprio che questo fine settimana Bologna sarà invasa da un bel po’ di gente che ha saltato il Tirreno.

Insomma, qua c’è un tizio, che si chiama Giancarlo Palermo, ideatore del Festival, che da un paio di anni cerca di dare visibilità a gente che altrimenti, come dice il fenomeno del momento Salmo “vive  nove mesi  così pesanti che hai due possibilità: o ti droghi e te la cavi con il SerT a 30 anni, o fai musica e aspetti che qualcuno ti porti via”.

Ora, Giancarlo non è un operatore del Sert. È l’inventore dell’associazione CheTorniBabele e del Progetto Brinca, che quest’anno in collaborazione con decine di altre associazioni musicali ha organizzato una festival di tutto rispetto.

Si inizia con un pranzo al circolo Sardegna dove potete invitare tutti i vostri amici vegani a sbavare un pochetto ai lati del tavolo: antipasti di terra, malloreddus alla campidanese con salsiccia e maialetto arrosto. (non è gratis, si prenota qui!)

Alle 15 si comincia. Onore al Rapsodico profeta dell’inutilismo che presenta. Prevista la presentazione in bilingue, mica cazzi!

Siccome i gruppi sono davvero tanti, vi consiglio di andare qui per leggere tutte le biografie e ascoltarveli un po’.

Due i nomi di punta del festival, tra i tanti tra cui Trees of Mint e IoSonoUnCane.

I Sikitikis, freschi di singolone in uscita pronti a far squirtare le giovincelle in prima fila con i pettorali di Diablo, e Piero Marras.

Piero Marras per chi non lo sapesse è un cantautore alla pari di De Gregori e gente del genere. Purtroppo però, è nato in Sardegna. Ma merita il massimo rispetto solo per aver intitolato due brani Quando Gigi Riva tornerà e Se Dio vuole e i carabinieri lo permettono.

Tempo fino a domani per passare all’Estragon shop a prendere il biglietto in prevendita che costa dieci euro invece dei quindici all’entrata. E non fate tanto gli spocchiosi perché poi siete tutti pronti a farvi fottere dalla birra verde a cinque euro per Irlanda in Festa.

Se a qualcuno non fosse chiaro, (this) è media partner del Brinca Festival.

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