Ormai è fatta. A meno che non siate tra i pochi che han scelto di fare davvero le vacanze a settembre, e dopo esser stati zimbellati da tutti fino a qualche giorno fa ora siete in spiaggia a Maiorca a sorseggiare Mai Tai alla facciazza nostra, son finite le ferie. Una bella rottura di palle in effetti. Soprattutto perchè piove, i posti dove godersi una birra all’aria aperta sono quasi tutti chiusi, l’inizio del campionato ha portato alla vostra squadra solo nuove umilianti sconfitte e solo ora vi rendete conto di come quella vaga malinconia di casa che avevate mentre passeggiavate per un lungomare pieno di persone nude fosse una stronzata colossale. Tra l’altro lo scioglimento degli Skiantos ha reso definitivamente inutile la Festa dell’Unità, un tempo appuntamento fisso per rivedere i ragazzi dopo le vacanze e scambiarsi racconti di viaggio a ritmo di Sono un ribelle mamma e Gelati. Al loro posto, lo Stato Sociale. Il saggio di prossima uscita “101 motivi per cui è giusto che ci estinguiamo” continua ad avere input da annoverare tra le sue tesi. Magari poi in vacanza non avete neanche scopato oppure avete beccato lo sciopero di una qualche categoria sottostimata dalle istituzioni, vi hanno rubato il portafogli oppure vi hanno estratto un rene con un cucchiaino e gettato in un fosso all’urlo di “italiano del cazzo la prossima volta che una superfiga ti avvicina in un locale considera che non sei bello quanto credi ma sei solo una sacca di organi da svaligiare all’occorrenza”. Le vacanze non sono in effetti belle come le vostre foto di Instagram vorrebbero farvi credere, e ricordate che la relazione che avete intrecciato con quella tedesca conosciuta sul pattino a largo di Gatteo a Mare ha la durata di un’erezione di Bersani. Abbastanza per galvanizzare il proprio io atrofizzato da anni di insuccessi, ma non abbastanza da portare a casa un risultato concreto. Detto ciò, sono tante le cose a cui si può paragonare il ritorno al lavoro dopo settimane di non fare un cazzo di niente. Tra queste:
– la merda
– un nuovo disco dei Marlene Kuntz
– la merda
– trovare la propria casa svaligiata e le piante del salotto riverse a terra in lacrime dopo essere state ripetutamente stuprate
– affrontare una apocalisse zombie armati solo di un mestolo IKEA e con Giancarlo Magalli come unico alleato
– squali volanti ninja con serio appetito
– affrontare Giancarlo Magalli armati solo di uno zombie IKEA e con una apocalisse di mestoli come unico alleato
– truccare i morti
– essere il morto che necessita di trucco
– Capezzone
– Capezzone truccato
– Capezzone truccato da ninja
– essere tatuati sul braccio di un tribale. O appena sopra il culo
– saint patrick’s day in una qualunque città che non sia in irlanda
– vivere in una città dove ogni volta che una band internazionale sta per suonare succede una sfiga
-la juventus
– la sensazione di essersi cagati addosso quando si è nel punto geometricamente più lontano da casa propria
– Capezzone volante ninja
– il pulcino pio armato fino ai denti che cerca giustizia contro almeno 3 dei personaggi della fiera dell’est di Branduardi
– armarsi fino ai denti e non trovare Branduardi. e neanche Capezzone
– la marmellata di fichi
adesso mi siedo e aspetto che quelli coi tribali arrivino a insultarti.
(ps la marmellata di fichi è l’unica che mi piace, stronzo!)
non hai mai capito un cazzo di marmellate
tu invece che chiami marmellata ciò che è confettura, si che te ne intendi.
però non toccarmi la marmellata di fichi.
Tralasciando i Marlene (che salvo) il resto è geniale
Ti voglio un bene tremendo, chiunque tu sia.
Io salverei solo la merda.
Se fosse così cattiva Gianni Morandi non ne sarebbe tanto ghiotto.
Nonostante la depressione di questi giorni ammetto che ho riso copiosamente.
aggiungo:
– I Fine Before You Came
Non riesco a togliermi dalla testa l’immagine di un fronte di mestoli capeggiato da me stesso che avanza contro Magalli…
Geniale comunque! (Apparte che gli skiatos potrebbero anche skiattares per me 🙂 )
Direi che affrontare Giancarlo Magalli armati solo di uno zombie IKEA e con una apocalisse di mestoli come unico alleato mi inquieta non poco
la marmellata di fichi la devi salvare. è l’unica cosa che con l’ausilio di un mestolo Ikea ti può salvare dall’esercito di Zombie Magallosi.
Io lo vorrei Magalli come alleato.
tu sei un genio.
Tanto quest’anno di fichi ce ne sono stati pochissimi, l’estate è arrivata il 3 agosto ed è finita l’altro ieri!
Ps, nella mia marmellata di fichi ci metto anche un pizzico di cannella, butti nel cesso anche quella??
Ritornare in ufficio ascoltando il nuovo disco dei Marlene, tristezza unica
Devi fare come me, non andare in ferie!!
sei uno da soluzioni radicali
Sei uno sfigato tifoso del Bulagna eh?! 🙂