Summer time, and the livin’ is easy.. la TOP 10 di (this)

I ragazzi di (this) festeggiano l'estate

Il mese di luglio volge sudato al termine e, come da retaggio scolastico, la voglia di fare nulla aumenta. Il nostro primo anno accademico di vita si conclude con l’estate 2011, e il bilancio registrato è davvero ottimo. Merito, forse sì, dei tanti parenti che sono stati obbligati ad aumentare il ranking del sito, ma è indubbio che molti di voi ci abbiano seguito con affetto per questi primi 9 mesi di vita.

Ecco perchè, riconoscenti, solidali, o forse senza troppa voglia di scrivere cose nuove, vi regaliamo l’imperdibile TOP 10 dei post più popolari di quest’anno.

Una sorta di bignami da leggere sotto il vostro ombrellone, da assaporare, condividere, ignorare, schernire, commentare, ipaddare, mantecare o anche solo usare come scusa per non fare sesso con il vostro fidanzato.

– I sintomi del Natale 1/Il panettone (leggi)

– Intervista con Willie Bullshit, candidato sindaco di Bologna (leggi)

– Non solo Forum. La lista completa dei ringraziamenti al Nostro Presidente (leggi)

– Trucebaldazzi & Spitty Cash live @ Millennium – Bologna (leggi)

– No Vasco, io non ci casco (leggi)

– Fauna da concerto: quando lo show è in platea (leggi)

– Guess who’s (NOT) coming to dinner. L’harakiri dek rock’n roll abbronzato (leggi)

– Elogio funebre preventivo: Vasco Brondi (1984 – 2045) (leggi)

– Ermeneutica della sala prove bolognese (leggi)

– Volevo vedere Jon Spencer (leggi)

Un ringraziamento speciale alla tag “ciucciacazzi a tradimento”, inserita per goliardia verso novembre e tutt’ora la principale chiave di ricerca che porta a (this). non so cosa cerchiate su google, ragazzi, ma di certo non lo troverete qui. Keep on trust in us, anyway!

Scriveteci se credete che il vostro post preferito non sia stato messo in classifica. Non faremo nulla, ma avrete speso in maniera creativa un paio di minuti

A presto

Top five

Gli elenchi di Arbasino, le “dieci cose” di Saviano ma prima ancora le top five di Nick Hornby in Alta Fedeltà: arriva un giorno in cui ci si sente in dovere di farla una classifica. Chi non ha mai fatto una classifica? Quella del figo della classe l’abbiamo fatta tutti. Voglio dunque condividere qui la mia prima personalissima top five dei migliori errori, gaffes e misunderstanding della mia vita fino ad oggi. Poiché tutte e cinque le storie sono realmente accadute (niente “i fatti e le persone sono puramente eccetera eccetera..”), ringrazio coloro che mi hanno ispirato e che sono speciali, e non solo perché figurano in questa classifica.

1.       Cinis giapanis tot pricis

La grande somiglianza tra i personaggi dei cartoni animati giapponesi ha provocato ad  F. una delle più belle incomprensioni della storia dei misunderstanding dei testi musicali.
Basta un incomprensione nell’attacco del ritornello “Holly s’allena tirando i rigori, Benji s’allena parando i rigori”del noto cartone manga a sfondo calcistico e non abbiamo più Oliver Hutton e Benjamin Price bensì i grandiosi fratelli SALLENA.

Holly Sallena, tirando i rigori, Benji Sallena, parando i rigori.

Non fa una grinza.

2.       T9

In seguito ad una mia chiamata non risposta, S. mi scrive un sms che recita “paura uomo in piscina”. Il messaggio fa immaginare una di quelle scene da film americani in cui le persone comuni vengono sequestrate all’interno di un edificio, generalmente banca o supermarket, e la nostra eroina/protagonista che per fortuna ha sottomano il cellulare nascondendosi dietro ad una colonna riesce ad inviare una sconnessa richiesta di aiuto.

S. voleva scrivere “scusa sono in piscina.

Spike Lee vs. T9 0 – 1.

3.      La torta giusta

G. è entrata in una pasticceria di New York ed ha chiesto una torta Sacher al commesso.
E fin qui va tutto bene.

Diciamolo in inglese: “Can I have a piece of cake sacher?”

Ps. Per i non anglofoni la parola sacher, letta proprio cosi come la torta e scritta sucker vuole dire cretino.

4.       Pravopis (ovvero spelling, in croato)

In un campeggio in Croazia, correva l’anno 2003, la titolare dell’esercizio mi chiede, per la registrazione come ospiti, se lo spelling del mio nome è esatto: “Francesca, e coretto?” (la e senza accenti, le doppie assenti in pieno stile slavo). Sì, rispondo, sì. Anche N. risponde sì. Ci allontaniamo e N. pensieroso mi confessa che ha un dubbio: anche se ha risposto sì non riesce ancora a spiegarsi come mai la signora l’abbia chiamato Coretto.

5.       Hai l’imbarazzo della scelta

Ho 17 anni ed è la prima volta che S. conosce il mio primo fidanzato. La ripetizione della parola primo rende l’idea dell’agitazione per l’incontro. Il caso vuole che il fidanzato abbia un compito in classe il giorno seguente. La risultante dell’indecisione tra l’augurio “In bocca al lupo” ed  “In culo alla balena” da vita al fenomenale lucchetto “In bocca al culo”.

Ancora nel 2011 non è stata trovata una risposta adeguata a tale augurio.

Nocche dure come mattoni

Ho deciso di manifestare con un rap il mio desiderio di riscatto sociale.

Ragazza con gli UGG all’uscita del Galvani
Nell’ostile città dei punkabbestia con i cani
Mi guardi con disprezzo perché sono stanca e struccata
Dal tuo mascara waterproof io mi sento giudicata
Devi ancora capire le tue aspirazioni
Ma mentre fumi e non aspiri
Guardi i maschi, quei coglioni
Ragazza con gli UGG all’uscita del Galvani
ti senti un pò migliore con i tuoi boots australiani?
Il Liberty Piaggio è la tua idea di viaggio
Il tuo ceto sociale ti da maggior coraggio
Da quando il Rosa Rosae non fa più le colazioni
Ti sei dimenticata anche le declinazioni
Ragazza con gli UGG all’uscita del Galvani
Che non conosci l’acne e non hai pensieri strani
La prossima volta che mi sfregi il motorino ti uccido.

NB: Il titolo dell’articolo è dedicato a Joe Cassano.
Vi sembrerà incredibile (o no?), ma anche lui ha fatto il liceo classico.