Forse era meglio se mi vedevo il porno di Belen

Abitare dall’altra parte dell’oceano è piuttosto scomodo quando vuoi seguire il flusso degli eventi di cronaca italiana. Mentre qui ce la si dorme, lì succede di tutto, poi ti svegli ma ciò che doveva accadere è già avvenuto. Certo, hai tutto il giorno per rileggerti i feed RSS, ma nulla di nuovo succede, a meno che alle 3 di notte qualche palazzo crolli nel casertano o un junio valerio borghese qualunque decida di mettere a ferro e fuoco il palazzo comunale di un paesino del gargano inferiore. Stamattina, ad esempio, le principali opzioni di lettura erano due:

– Il governo ottiene l’ennesima risicata fiducia offrendo pacchetti vacanza completi e troie asiatiche di classe (l’ho sempre sostenuto che è un gran lavoro, quello del mercenario della politica)

– Qualcuno ha pubblicato in rete il video hard di Belen Rodriguez, e pare che in mezz’ora scarsa succeda davvero di tutto a quel povero fondoschiena latino

Fasi salienti della votazione parlamentare

Benchè per senso civico, giustizia morale e solidarietà cristiana mi sentissi in obbligo di partecipare alla discussione “saranno davvero sue quelle chiappe rotonde oppure no?” dando il mio prezioso contributo, ho optato per ciò che è successo a montecitorio. I radicali che entrano in aula, parlamentari di terzo livello promossi a viceministri per motivi fino alla chiusura delle votazioni inesistenti, il Financial Times che come al solito porta sfiga e ogni volta che mette bocca nei nostri affari ci va di merda, uno zoppo che arriva menomato in parlamento con tanto di stampelle che volevo vedere se si votava l’allargamento della banda larga se si prendeva questa briga.

Alla fine ho chiuso il laptop e mi sono alzato dalla scrivania.

Fuori i primi sentori di autunno si fanno sentire, anche qui dove l’estate pare non finire mai. Un caffè è proprio quello che ci vorrebbe, allungato o espresso che sia. Ho imparato a non formalizzarmi

Mentre guardo fuori dalla finestra, osservando il downtown, non riesco a togliermi questa strana sensazione di qualcosa di duro che cerca di farsi spazio nel mio culo, un pollice sovradimensionato, curioso e giustizialista che cerca di riportarmi alla realtà dei fatti.

Ce la siamo presa ancora una volta in culo.

Forse era meglio se mi guardavo Belen, che almeno pare che a lei piacesse, pigliarlo così a secco.

Aggiornamenti per oggi

Come riportato qualche post qua sotto stasera al Locomotiv c’è il live stagionale dei Ministri. Una novità pari alla neve del 22 dicembre.

Faccio un po’ il guastafeste e segnalo altre due cose in concomitanza per questa sera. Un concerto blues-acustico al Bar Baracca (prima del ponte di san Donato) e soprattutto una cena di autofinanziamento della scuola di italiano per i migranti all’Xm 24.

So che può non fregarne un cazzo a nessuno ma dato che c’è ancora qualcuno che crede in un progetto di integrazione in una città a futura trazione leghista mi sembra un’ottima idea supportarlo.

E poi inizia alle 19, fate pure in tempo ad andare al live dei Ministri. Cosi vi evitate lo spettacolo di capoeira. Anche questo una novità come la neve di sopra.