Sperate di non dovervi mai ritrovare a dover fare a botte con Cristiano, il cantante degli X-mary. Se ci mette solo un quarto delle energie che ha sul palco sarebbe capace di mangiarvi una rotula e poi rimbalzare con la testa sulle vostre palle mentre voi state ancora pensando a caricare il pugno.
Una macchina da guerra supportata da altri tre animali che immobili sul palco stuprano i rispettivi strumenti.
Che magari poi siete di quelli convinti che Bonovox corra come un pazzo da una parte all’altra dello stadio e si muove di qua e di là e oddio chissà come fa a mantenersi così in forma. Per cortesia, credo che Cristiano possa cagare in faccia a Bono e ai suoi occhiali platinati di stocazzo molto tranquillamente.
E peraltro con una capacità di improvvisazione onomatopeica che in confronto la sigla di Lunedicinema sembra una filastrocca di Gianni Rodari.
E non ponetevi domande del tipo oh ma chissà che genere fanno, hardcore spinto, freejazz con influenze postmoderne o splatter metal. Frega un cazzo.
E soprattutto voler cantare in italiano non vuol dire per forza avere influenze della migliore tradizione cantautorale nostrana (cit.). Anche se a dir la verità Voglio Gatto Panceri sarebbe un gran pezzo da presentare a Sanremo. Ma anche Ospedale maggiore.
I quattro di San Colombano erano domenica allo Scalo San Donato, con trenta centimetri di neve all’esterno e un pubblico di cinquanta coraggiosi che se ne sono sbattuti i coglioni del freddo pur di non perdersi il loro ritorno in live per la presentazione del nuovo Vent’ anni di gita scolastica. Un album registrato al volo il 4 aprile dello scorso anno, recuperabile solo durante i concerti. E Bologna era l’ultimo della serie. Quindi siete fottuti. Ed era pure gratis.
Un gran concerto, a ritmo di grandi classici come L’amico dell’amico o Stai scherzando con la droga e un sacco di altri pezzi che alla fine del concerto ti viene da andarli ad abbracciare e ringraziare uno per uno.
E quanto a voi, brutti stronzi che avete preferito il calduccio, vi va veramente di culo perché a quanto pare il 12 febbraio saranno di ritorno a Bologna all’Xm24. Scaricatevi pure illegalmente i loro cd, tanto una volta che li avrete visti live vi vedrete costretti a comprare il disco. A me l’anno scorso per dieci euro m’han dato vinile e cd, quindi non avete nemmeno la scusa che costa troppo.
E insieme a loro ci saranno pure i Thee Oops, quintetto hardcore sardo spaccaculi con parti di Rippers e Love Boat, a presentare il nuovissimo Taste of Zimbawe in uscita su Slovenly Recordings. Si preannuncia una gran serata.