Fenomenologia di una catastrofe naturale. O di un concerto dei Mojomatics

Il mio vecchio maestro di ninjutsu me lo diceva sempre, che la mia forte dipendenza dal glutammato di sodio si sarebbe presto trasformata in un problema più serio di quanto credessi. Bastardo sciovinista, godo del fatto che ora il tuo migliore amico sia lo scorbuto e che la sciatica ti impedisca di fare quel passo felpato sulle punte da ninja del cazzo per cui mi rompevi tanto i coglioni. Chi è che deve flettere meglio i muscoli ora, stronzo?
sogni-scrausiDetto questo, anche se non so bene perchè, devo ammettere che il ricordo del mio maestro di antiche arti orientali mi è stato suggerito in sogno stanotte da un amico che in realtà credo di non aver riconosciuto. “Dammi i numeri, piuttosto” credo di avergli urlato, ma niente. Al loro posto, una confusa accozzaglia di immagini tremende tra cui Beppe Grillo che sudava su un palco di Budrio e la Juventus che vinceva lo scudetto. Mi sono svegliato orrendamente madido, e ho capito che i film di Lars Von Trier prima di coricarmi non agevolano i miei sogni preferiti, dove di solito sudo su un palco di Budrio dopo aver vinto lo scudetto.
Il film in questione era Melancholia, e se non fosse stato per il fatto che alla mia ragazza stava piacendo e che nel cast c’era sua maestà Kiefer Sutherland lo avrei anche mandato affanculo ben prima del 118° minuto.

Comunque sia, quella proiezione non mi ha lasciato indifferente: sia chiaro, apprezzo molto  l’ala catastrofista e stragista di Hollywood, ma l’idea che all’improvviso un asteroide arrivi a romperci le uova nel paniere, magari quando hai appena lavato la vespa o la tua squadra si è appena qualificata ai play-off, mi ha davvero fatto incazzare. Che magari hai appena avuto un aumento, o hai ottenuto il numero di telefono di quella rossa che vedi sempre al baretto, o Google ha appena smesso di mostrare come primo risultato alla ricerca del tuo nome quei video di animali che fanno roba tra loro e non solo, e arriva questo stronzo tomahawk naturale a mandare tutto in mona. Roba da farti convertire all’induismo solo per reincarnarti in un asteroide ancora più grosso e andare a prendere a calci in culo quel fighetto che non sa neanche tenere un’orbita come Dio comanda. Allora mentre mi addormentavo pensavo a tutte le cose che questa cosa precluderebbe, quantomeno per evidente collisione catastrofica tra globi. Magari la terra rimarrebbe intatta ma priva dello sviluppo tecnologico finora conosciuto, una roba alla Mad Max o Ken il guerriero dove personalmente potrei sopravvivere solo diventando la puttana di qualche energumeno cavaliere della scuola di Nanto. Vivremmo in case ultratecnologiche senza però elettricità, e il mio nuovo 32 pollici HD sarebbe utile solo come altare votivo per sacrificare al dio Fame Di Cose Ripugnanti il criceto del vicino. Cristo. Tanto progresso per nulla. Non potrei mai coronare il mio sogno di diventare stuntman nelle commedie romatiche, correttore di bozze di sceneggiature hard o palombaro d’acqua dolce. Saremmo tutti vincitori di un colossale Darwin Awards, e io stasera non potrei andare alle 22 a vedere i Mojomatics e i Movie Star Junkies al Locomotiv Club di Bologna.

Che poi in effetti era il motivo per cui mi ero messo a scrivere questo pezzo.

2 pensieri su “Fenomenologia di una catastrofe naturale. O di un concerto dei Mojomatics

  1. “…Magari la terra rimarrebbe intatta ma priva dello sviluppo tecnologico finora conosciuto, una roba alla Mad Max o Ken il guerriero dove personalmente potrei sopravvivere solo diventando la puttana di qualche energumeno cavaliere della scuola di Nanto.”
    Io ti vedrei bene anche nella parte 1 di quei tipi diventati enormi a causa delle radiazioni e che scorazzano in moto di villaggio in villaggio pronunciando solo versi gutturali e risate sguaiate finchè non hanno la sfortuna di incontrare il solito annoiato della numerosissima famiglia hokuto che li trasforma in un frullato di interiora 8)

    • loro sono dei veri eroi romantici, a metà tra vittime del progresso e ladri per necessità. mi vedrei meglio a lottare in gabbia con tina turner

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